Il progetto sorge nel quartiere Poggiofranco, nella periferia di Bari.
La volumetria del progetto, originariamente prevista in un unico complesso, è stata divisa in due edifici distinti: uno destinato ad uso terziario ed uno ad uso residenziale, in modo da ridurre l’impatto volumetrico d’insieme e enfatizzare lo sviluppo verticale e la snellezza.
L’idea è quella di avere i corpi di fabbrica compresi tra due “pelli” in alluminio che realizzano uno strato di transizione tra i volumi abitabili e l’esterno.
Tali lastre terminano in facciata con due spigoli acuti alti circa 40 m. che aggettano sul lato di ingresso rendendo leggibili le facciate laterali dell’edificio come elementi indipendenti dalla struttura.
La presenza di pennellature mobili consente di distruggere la scansione tradizionale di piani e finestre e rende possibile la lettura degli elementi in alluminio come grandi lastre unitarie.
La presenza di questa facciata consente l’organizzazione dei volumi interni in assoluta libertà senza nessuna preoccupazione per la sagoma esterna dell’edificio.
I pannelli (80 x 150) sono realizzati in lamiera di alluminio forato che ha una elevatissima trasparenza dall’interno verso l’esterno, ma al contempo impedisce la vista dall’esterno verso l’interno.
Tale scelta consente la chiusura sia dei balconi che delle terrazze, sia il tamponamento delle pareti cieche, dove diventa una vera e propria facciata ventilata con grandi vantaggi energetici e di cantiere. Lo spazio tra i due edifici è occupato del sistema di scale risolto in modo da avere la massima trasparenza possibile tra i due corpi di fabbrica.
Per fare ciò si è studiato un sistema di rampe prefabbricate che, grazie all’ottimizzazione della loro forma in sezione consentono di ridurre al minimo il loro spessore al bordo e quindi il loro impatto visivo.
La sequenza di scale prefabbricate costituisce una vera e propria trave reticolare verticale in grado di assicurare resistenza trasversale in caso di azioni sismiche.
Contemporary architecture seems to be totally incapable of designing new projects for our suburbs, at least for the time being.
Nothing but structural design that fail to show any real concern for the city itself, hazy additions that mingle together quite different ways of living and a confused muddle of cynical fragmentation and utopian desires of distinctly historicism style.
Morphological disorder and stylistic confusion are now the norm in all the suburbs.
The idea of the project is to counter propose a clean tidy architecture to the chaotic, casual and degraded volumes of the surroundings.
To do this it occurs to operate with the elements of architecture to subtract weight of the excessive volumes the urban laws constrain to do.
The building actually stands in Poggiofranco, a densely packed district of Bari.
The two blocks, housing flats and offices are enclosed within two parallel blades clad in a skin of perforated, anodised aluminium that looks opaque from the outside and like a transparent skin from the inside.
The projection and the finesse of the two aluminium facades decomposes the volume of the building into panels making the mass less present.
The perforation of the sheet aluminium reinforce the structure of the panel and prevent water from seeping in.
The blades appears to taper to a point when viewed from the south near the loggias.
The aluminium panels, measuring 160×80 cm. are designed to slide near the loggias to give the façade a constantly changing image throughout the day.
Lower down, coloured panels in various shades of light blue are arranged in seemingly random pattern. Both facades simplify the volumes of the building leaving completely free the floor plan on every level.
The building is designed in an open plan to meet a variety of functional requirements (different types of flats and offices).
A prefabricated double stairway provides the two blocks with wind bracing.
The rows of interacting ramps form a reticular vertical beam which provides extra resistance against seismic motion.
The transparency of the staircase block is due to the thin triangular cross section of the concrete prefabricated ramp.